P. Jeancy Kayaba - Missionario Cavanis in Mozambico
Dopo le brutte e tristi notizie che abbiamo condiviso con voi durante l’anno scorso a riguardo della nostra missione in Macomia, all’inizio di quest’anno 2021, purtroppo, non possiamo darvi notizie migliori. La realtà non é diversa, la situazione di insicurezza nelle regioni del Mozambico settentrionale e centrale continua, anche se sono arrivate notizie di una trattativa tra il governo e il capo ribelle che è un noto militare mozambicano.
Nel nord del Paese, dove si trova la nostra missione Cavanis de Macomia, continuano gli attacchi armati con l'obiettivo di allontanare la popolazione da quella regione. Questa situazione drammatica avviene soprattutto nei distretti di Palma e Mocimboa da Praia, che hanno grandi riserve di gas naturale e petrolio.
È vero che in questo momento, nella nostra missione di Macomia stiamo vivendo una situazione di apparente normalità. Alcune persone stanno tornando a causa dell'alto costo della vita nelle città in cui si sono rifugiate. Ma la gente vive nella paura di essere attaccata in qualsiasi momento, a sorpresa, degli insorti.
Attualmente, sono l’unico membro della comunità Cavanis in Mozambico, sto collaborando con il lavoro pastorale della parrocchia di Santa Cecília de OCUA. Collaboro per le celebrazioni, esercizi spirituali e visite a comunità di diversi villaggi.
Inoltre, sotto la guida del nostro vescovo Mons. Luís, insieme alle suore carmelitane di San Giuseppe, che fanno parte della nostra équipe missionaria, visito e celebro la Santa Messa nei luoghi dove le persone costrette a fuggire di Macomia sono rifugiate. Lì offriamo un piccolo aiuto condividendo il poco che abbiamo come gesto di carità e solidarietà, condividendo con tutti anche la loro sofferenza, senza distinzione di religione.
- Domenica 10 gennaio 2021, abbiamo visitato e celebrato la Santa Messa con i profughi di Macomia che si trovano nel villaggio di METORO, nel distretto di Ancuabe.
- Venerdì 15 e sabato 16 gennaio abbiamo visitato i profughi della Regione Nord e, in particolare, quelli della Macomia che vivono nel campo di MARUPA, distretto di Chiúre.
Durante il sabato abbiamo celebrato e parlato con l'obiettivo di incoraggiare e motivarle a prendere coscienza del perché degli attacchi che ci hanno portato a lasciare le nostre case, i villaggi e i nostri beni. Nei prossimi giorni incontreremo i profughi della città di Macomia che si trovano nella città di Pemba.
Voglio continuare a credere che un giorno questa situazione cambierà e nel nostro Paese tornerà la pace.
Per quanto riguarda la diffusione del nostro carisma e spiritualità, siamo riusciti a formare un gruppo di gli accoliti qui nella parrocchia di Santa Cecília de OCUA e anche abbiamo organizzato un coro di bambini.
Sempre che posso cerco di parlare della nostra storia, carisma, spiritualità e missione Cavanis. E anche di spiegare a "bambini, adolescenti e giovani" la vita dei nostri fondatori, P. Antonio e P. Marcos Cavanis. Inoltre cerco di seguire gli studenti che la nostra Congregazione sostiene a distanza.